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Cos'è la MPS1?

In passato, si utilizzavano generalmente le diciture Hurler, Hurler-Scheie e Scheie. La malattia è suddivisa in tre tipi: Hurler è la forma più grave, Hurler-Scheie è la forma media e Scheie è la forma più lieve. La sindrome di Hurler prende il nome dalla pediatra Gertrud Hurler che descrisse la malattia per la prima volta nel 1919 in un bambino e in una bambina. Nel 1962, il dott. Scheie, un oculista, constatò una forma meno avanzata della malattia in alcuni suoi pazienti.

La principale differenza tra Hurler e Scheie sta nel fatto che nella prima è colpito il sistema nervoso, mentre i pazienti con sindrome di Scheie non presentano tale caratteristica.

Non è sempre semplice assegnare i pazienti a una delle tre categorie, pertanto oggi si utilizza per lo più la denominazione MPS1. MPS1 è l'acronimo di mucopolisaccaridosi di tipo 1. Per distinguere i pazienti con e senza coinvolgimento del sistema nervoso, i medici parlano di una forma neuropatica e una forma non neuropatica della malattia.

La MPS1 è una malattia da accumulo lisosomiale congenita ed è causata da una carenza dell'enzima α-L-iduronidasi. L'enzima è necessario per metabolizzare determinate sostanze nell'organismo dette glicosamminoglicani (GAG). I glicosamminoglicani sono sostanze complesse sintetizzate dall'organismo e presenti in tutti i tessuti connettivi. Il tessuto connettivo costituisce l'intelaiatura degli organi e degli altri tessuti ed è presente nella cartilagine delle ossa in accrescimento e nelle valvole cardiache. Se non sono presenti quantità sufficienti dell'enzima, i glicosamminoglicani si accumulano praticamente in tutti gli organi del corpo, causano gli svariati sintomi della MPS1.

Secondo le stime, la MPS1 si verifica in un neonato su 100'000.

Tutti i pazienti affetti dalla malattia presentano la stessa carenza enzimatica, ma i loro sintomi possono variare notevolmente e la malattia può essere da lieve a grave.

MAT-CH-2101747-4.0 - 01/2024

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